Les adieux de la reine

Chissà come sarà il mio ultimo giorno a Parigi.

La mia stressante, dinamica e mozzafiato Parigi.

Come sono arrivata a doverti dire addio?

Stilerò una lista delle cose che mi piacerebbe rivedere un’ultima volta prima di partire.

L’ultima volta al Musée d’Orsay, l’ultima volta al mio posto sulla Senna.

Ho paura quando questi momenti arriveranno, allo stesso tempo sento montare dentro di me la voglia di vivere questi istanti e di fotografarli per sempre nella mia testa.

Dolce, vivace e impietosa Parigi: quanto mi hai dato e quanto ti sei presa.

Questi tre anni rappresentano un viaggio talmente importante, quasi impossibile per me da tradurre in parole.

Ho passato inverni, autunni e primavere a vagare per le tue strade imponenti.

Mi sono ritrovata e persa tante di quelle volte che non mi ricordo.

So che la scelta di lasciarti non è un fallimento, o almeno è quello di cui tutti cercano di convincermi. Io so di non aver fallito perché con te sono stata me stessa, imperfezioni e debolezze incluse.

Sono così triste, ma so che è la scelta giusta e poi sicuramente ci rivedremo, dolce Parigi.

Il nostro diventerà solo un rapporto a distanza, magari per un periodo.

Ti amerò silenziosamente da lontano e ti penserò quando scoprirò nuovi posti e vagherò per altre strade, che so già non reggeranno mai il tuo confronto.

Per il momento non posso più amarti da vicino, mi sta consumando lentamente e sta rovinando la mia vita.